Overall assessment of risk: P. citricarpa non è presente in Italia. Nonostante l’esistenza di regolamenti UE per la protezione contro questo patogeno, i servizi fitosanitari segnalano ogni anno numerose intercettazioni di frutti di importazione sintomatici. Esiste quindi la possibilità di una introduzione accidentale. La specie colpisce essenzialmente gli agrumi, di notevole importanza per l’agricoltura italiana. Le condizioni climatiche delle regioni meridionali e costiere italiane dove si coltivano gli agrumi sono simili a quelle esistenti in molte zone di distribuzione del patogeno e sono adatte alla maturazione, dispersione e germinazione delle sue spore. Le pratiche colturali e le tecniche di irrigazione degli agrumeti italiani inoltre sono compatibili con l’insediamento del patogeno. Il rischio di introduzione è essenzialmente legato al commercio di piante da impianto e di frutti destinati al consumo diretto o alla trasformazione. La dispersione sul territorio italiano potrebbe avvenire sia per vie naturali, ossia con il vento o l’acqua che possono trasportare le ascospore, sia per mezzo delle attività umane. L’introduzione di P. citricarpa potrebbe determinare ingenti perdite economiche nel settore agrumicolo sia direttamente, diminuendo la qualità e la resa dei raccolti, che indirettamente imponendo costi per il trattamento degli agrumeti con fungicidi o per la sostituzione con altre colture, e perdite dovute alle mancate esportazioni. Il livello di rischio fitosanitario complessivo è alto, con un basso livello di incertezza